Apostoli ed Evangelisti

SAN GIOVANNI TEOLOGO

San Giovanni apostolo, evangelista e teologo, autore dell’Apocalisse, è una figura universalmente nota. Si ricorda che egli fu il discepolo prediletto di Cristo, l’unico ad essere presente sul Golgota ai piedi della croce e il primo a credere nella risurrezione di Gesù. Fu accanto alla Madonna fino alla sua morte e assunzione, esaudendo la preghiera di Cristo di prendersi cura della Madre. Secondo la tradizione, l’apostolo fu sottoposto dotto Domiziano a crudeli torture, ma i carnefici non riuscirono ad ucciderlo, perché egli dopo ogni supplizio tornava miracolosamente illeso. Giovanni fu quindi esiliato sull’isola di Patmos, dove morì in profonda vecchiaia. È commemorato il 26 settembre e l’8 maggio.
La figura di san Giovanni è molto diffusa nell’iconografia russa. Egli è presente nell’Iconostasi del grande Ordine della Deesis, è sempre ai piedi della croce nelle icone della crocifissione, è raffigurato nelle icone della Dormizione della Vergine e in altre ancora. Il santo tiene fra le mani il Nuovo Testamento, aperto sulla pagina iniziale del suo Vangelo: “In principio era il Verbo, eil verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio… “ (Giovanni, 1.1). sopra la spalla sinistra dell’evangelista vi è un angelo che gli sussurra all’orecchio, suggerendogli parole per la continuazione dell’opera. Ma il santo ha portato una mano alla bocca, sigillando con le dita le labbra in segno di silenzio. Si qui la denominazione del soggetto, “S. Giovanni teologo del silenzio”, che si richiama all’iperbole con cui Giovanni chiude il proprio Vangelo: “Ci sono molte altre cose che ha fatto Gesù, le quali, se fossero scritte ad una ad una, non so se il mondo stesso potesse contenere i libri che si dovrebbero scrivere” (Giovanni, 25.25).

SAN PIETRO

Pietro era originario di Betsaida nella Galilea. Era sposato e insieme al padre Giona e al fratello Andrea faceva il pescatore sul Lago di Tiberiade. Fu, con il fratello Andrea e con Giovanni, tra i primi discepoli di Gesù, che dimostrava presso di lui quando veniva a Cafarno e mutò il suo nome da Simone in Cefa, Pietro. Più tardi, dopo la pesca miracolosa al Lago Genesaret, Pietro abbandonò la famiglia e il mestiere di pescatore e divenne il primo tra i dodici Apostoli. Da allora lo troviamo sempre accanto a Gesù, sia come portavoce nel collegio apostolico, sia come apostolo privilegiato. La sua negazione di Gesù al momento della passione fu per lui una lezione salutare. Dopo la risurrezione, fu costituito da Gesù pastore supremo. Alla Pentecoste, egli tiene il primo discorso e accoglie il primo pagano. Rimane dapprima a Gerusalemme, liberato in seguito miracolosamente dal carcere, abbandona Gerusalemme per andare ad Antiochia e di là a Roma, dove morì martire durante la persecuzione scatenata da Nerone tra il 64 e il 68. Nell’iconografia Pietro si distingue per capelli ricci, barba corta , fronte spaziosa.

SAN PAOLO

Paolo nacque a Tarso agli inizi dell’era cristiana. Trascorse la giovinezza a Gerusalemme, dove fu discepolo di Rabbi Gamaliele. Come fariseo si distinse nello zelo per la Legge e per le tradizioni avite, avversando e perseguitando la Chiesa nascente. Si convertì a Damasco in seguito ad una apparizione del Risorto. Gli Atti ci descrivono i te viaggi compiuti attraverso l’Anatolia, l’Asia Minore, la Macedonia e la Grecia. Al termine del terzo viaggio fu arrestato e portato a Roma per essere giudicato. A Roma, martirizzato sotto Nerone, morì decapitato. Paolo viene così descritto dall’anonimo autore degli “Acta Pauli et Theclae”: “piccolo di statura, gambe curve, naso un po’ sporgente, pieno di bontà; talora sembrava un uomo, talvolta il volto di un angelo”.