È un ultimo scorcio d’inverno incorniciato dalla neve sulle cupole e le celle del monastero (Lavra) delle Grotte di Kiev, in Ucraina, autentico tempio della memoria ortodossa sin dagli albori del Cristianesimo nelle terre della Rus’. La fotografia che pubblichiamo, e che in breve ha fatto il giro dei social network, è stata scattata qualche settimana fa, nonostante i venti di guerra che ancora soffiano impietosi sul Paese dopo l’invasione da parte della Russia il 24 febbraio 2022. Oggi residenza del metropolita di Kiev, il monastero delle grotte venne eretto sul monte Berestov nei primi decenni dell’anno 1000. Il primo nucleo era formato da strutture in legno e una fitta rete di gallerie e tunnel collegati tra loro, strutture che vennero presto soppiantate da uno spettacolare edificio sacro in muratura nel 1089, posizionato in modo da esaltarne l’imponenza. Dal 1990 la Lavra è patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Al monastero rimanda l’icona mariana della Vergine Pečerskaja, molto venerata in quelle che furono le terre della Rus’, oggi segnate dal conflitto fratricida.
La neve sul monastero delle Grotte di Kiev
